oggi apre una nuova sezione, dedicata ai viaggi moto + tenda

Questa è davvero una bella idea: parlare di argomenti pratici, di quello che serve per soddisfare al meglio la nostra passione, delle nostre esperienze positive o negative che siano, per poterne fare tesoro e rendere il nostro tempo libero il più possibile piacevole ed esente da problemi. Eh si, perchè a volte basta poco per rovinare un bel viaggio, e poi a volte è anche divertente vedere come ognuno si arrangia per risolvere le proprie necessità quando si è in giro all'avventura.
Io, ad esempio, quando l'anno scorso in Scandinavia capii che che le perturbazioni mi avrebbero seguito ovunque (presi 21 gg di acqua consecutivi, montando la tenda tutte le sere in un luogo diverso), trovai conforto alle mani con dei guanti da pescatore comprati in un distributore a nord della Finlandia. Li uso ancora adesso quando piove, con dei sottoguanti in lana merinos, e quelli di goretex rimangono asciutti nella borsa.
Ecco se penso che provengo da un forum dove pochi giorni fa un iscritto ha descritto la giacca Dainese che si era comperato e l'admin gli ha detto che lui l'avrebbe buttata nel cesso (testuali parole), eh beh, credo proprio di essere approdato nel porto giusto!

Davvero guardi i prezzi del campeggio? Io è l'ultima cosa, perchè da 9,50 (pagati sui pirenei francesi) ai 20 euro (in scandinavia) ci stanno tutti i campeggi, con riferimento a una tenda una moto e una persona. Guardo invece molto di più allo stato e alla pulizia dei servizi, e ancora di più al luogo, dando il massimo dei voti a quei posti in cui sei immerso nella natura e ben distanziato dagli altri campeggiatori e il minimo dei voti a quei campeggi che assomigliano al parcheggio dello stadio.
Ad ogni modo personalmente preferisco appoggiarmi sempre a questo tipo di strutture per motivi esclusivamente di sicurezza. Troppo rischioso oggi restare isolati da soli, a meno di essere in luoghi davvero nascosti e lontani dalle strade.
Ho avuto due brutte esperienze da giovane, una in tenda in un prato, un altra dormendo in un auto familiare in Inghilterra in un distributore, mi sono bastate.
E di notte sentendoti sicuro si dorme anche meglio.
Pochi giorni fa ho dormito in un piccolo campeggio nelle Dolomiti (vicino a Selva di cadore), ubicato proprio sotto al monte Pelmo a 1600 mt slm. Di notte ho sentito un forte colpo sulla tenda, ho pensato a qualche ladruncolo: era la volpe che si era infilata nell'abside della tenda, forse attirata da qualche odore di cibo lasciato la sera prima quando mi ero cucinato la cena: quando l'ho vista ho tirato un sospiro di sollievo, anzi, di felicità, e neanchè lei mi sembrava particolarmente spaventata.

Per quanto riguarda i guanti, io così' funzionali non li ho più trovati: ne esistono di tutti i tipi, ma non li trovo con un manicotto così pronunciato e poi sono più sottili ed aderenti. I miei sono spessi ma allo stesso tempo morbidissimi e telati all'interno, inoltre hanno nel palmo quei granelli nell'impasto della gomma che li rendono antiscivolo. Cercherò ancora, altrimenti sarà la scusa per tornare in Lapponia e pagarmi il viaggio rivendendoli qui, ah ah!

Rispetto il punto di vista, ho molti amici (la maggior parte) che la pensano così e quando vado in giro con loro non porto la tenda.
Penso che dormire all'aperto debba piacere per il contatto con la natura, deve essere una cosa che senti dentro: se l'unico motivo è quello del risparmio economico è meglio lasciar perdere.
Anche le persone che si conoscono in certi frangenti all'aria aperta sono diverse rispetto a quelle che frequentano gli hotel, le trovo spesso più genuine e semplici.
Ma anch'io ogni tanto non disdegno un bel alberghetto, specie in compagnia e se si mangia bene!