Riparto al mattino alle 8.30, prima è ancora buio. Fa fresco ma finalmente è sereno. Da Santillana raggiungo subito il mare, la strada è subito bella e appena raggiungo la costa finalmente vedo dei posti belli davvero. Ci sono molti ragazzi, accampati su camper di fortuna, che stazionano li per fare surf sulle onde, molti sono in già in acqua, nonostante la temperatura dell'aria sia di 11 gradi.
In un paese riesco a trovare l'unico bar aperto nel raggio di 100 km (e prima delle 9 non aprono), il caffe con leche non ha parentele con il nostro capuccino, le brioches non esistono, solo pane tostato. Butto giù e riparto, presto prendo la strada per il Picos d'Europa. Ha fronte di tanto nome so che non mi devo aspettare molto, in effetti all'inizio è così, ma poi andando avanti i paesaggi migliorano, soprattutto dove non ha messo mano l'uomo. Salgo fino alla partenza della funivia che porta in cima alle rocce da dove dicono si veda il mare, ma decido di non andarci. La funivia è piccola, la coda è di un ora, osservo le condizioni del fabbricato della stazione di partenza, e mi viene subito in mente il Mottarone. Salgo in moto e scendo a valle, per poi proseguire il giro dei picos in senso orario. La strada è molto bella da guidare, e sono in condizioni di completa solitudine.
Dopo aver scambiato due parole con il cervo riparto, più avanti la strada si fa più rotta e il paesaggio più bello. Si fpassa anche da delle belle gole, molto lunghe e profonde, si chiamano Desfiladero di non so cosa.
Ho già fatto oltre 200 km di curve, ma non sono sazio: seguo il mio itinerario e salgo su una stradina che sale un monte che nasconde il mare , sul valico c'è il Mirador del Fitu, che non so cosa sia. La vista però è bella,
la spiaggia che si vede in lontananza e del paesino la Isla, che decido di raggiungere
Sono già un po' stanco, ma proseguo attraverso strade che non so come la guida Michelin possa definire di interesse turistico: fabbriche, case mal tenute, fabbricati abbandonati. Le coste della Spagna scoprirò più avanti che sono tutte così, sono belle solo dove non ha messo mano l'uomo, altrimenti sono spesso devastate, con paesi fatti di grossi fabbricati, spesso anche malconci. Non sono certo le casette della Scandinavia, perdonatemi se faccio sempre questi confronti.
Tutto questo per raggiungere capo de las Penas, che non ne vale assolutamente "la pena" se non per il fatto che è il punto più a nord della regione delle Asturie. Qualche foto comunque la faccio.
Ora sono davvero stanco e vorrei trovare un campeggio per potermi cucinare le mie cose, purtroppo in spagna sono già tutti chiusi. Alla fine alle 8 di sera finisco in un paesino, Cudillero, dove vedo un motociclista spagnolo vicino a un piccolo alberghetto aperto. Mi fermo, oggi ho fatto 480 km, progressivo a 1940Km.
Si chiama Joan, guai a chiamarlo Juan, è della Catalogna e tiene molto alla sua identità e lingua. Ha la mia età, moglie e figli a casa, ex campione di motocross con la Montesa, beh direi abbiamo molte cose in comune. Tranne che gira con una motocinese di 300cc da due anni, ha fatto 45000 km senza problemi. La ha comprata nuova per mille o duemila euro, non ho ben capito, comunque mi vergogno del mio mastodonte.
Andiamo a mangiare nell'unico posto del paese, facciamo una bella cena di pesce e tante risate.
Le nostre strade si sono incrociate, lui va per est e .
io per ovest: ci salutiamo al mattino, e riparto alla ricerca della colazione.
Niente bar, solo distributori, mi arrangio con i biscotti portati da casa.
Fa freddo (9 gradi), l'oceano è un mare di nebbia che arriva fino alla montagne e alla superstrada, mi devo fermare per mettere lo strato termico alla giacca. Mi accendo il sedile e le manopole e mi sparo 200 km di nebbia fino ad uscire per la Costa della Morte.
Si chiama così per i numerosi vascelli che si schiantavano sulle rocce con il mare in burrasca: prima di Finisterre voglio andare a capo Vilan a vedere il suo faro, 50 km più a nord. Le indicazioni me le ha date Joan la sera prima, non è una zona turistica come Finisterre e in effetti ne vale la pena. La visita costa 1 euro!
La foto ovviamente non rende, è bello vederlo sentendo il fragore del mare contro le rocce.
Pranzo nel porticciolo del paesino poco distante, e riparto attraverso i paesaggi che piacciono a me e che la nebbia, finalmente diradatasi, mi lascia ammirare.
Arrivo a Finisterre, breve visita, troppa gente anche con camper e pullman, non mi emoziona più di tanto. Bello però l'effetto della nebbia che passa sul faro sospinta dal vento e anche la cortina che crea nel mare.
Sono stanco, ma ormai vado fino a Santiago di Compostela, dopo aver percorso ancora un lungo tratto di costa. Ho prenotato in un B&B nel centro storico, così stasera me la passo al setaccio, con le ultime forze rimaste, visto che oggi ne ho fatti altri 460 circa e il progressivo è a 2400. Purtroppo da soli non ci si ferma mai.
Le foto che ho fatto a Santiago fanno pena, ne metto solo una della piazza della cattedrale, mi scuso.
Avevo in programma ancora qualche tratto di costa ma penso che domani mi scenderò in Portogallo.