Diciamo che la più brutta fu in scooter quando andavo a scuola...in una curva c'era del brecciolino, l'asfalto era umido e magari gli pneumatici non erano il massimo (trovammo anche il bullone della ruota di dietro allentata), mi sono schiantato contro il muro...
Lo scooter non si era fatto niente, qualche plastica rotta qua e la, io apparentemente nulla
Ero come stordito, classico effetto che vediamo nei film...appena appoggiavo la gamba destra a terra, la stessa si tirava su da sola, non capivo come mai....
Bhe, lo capii di li a poco, l'adrenalina non mi stava facendo sentire niente, ma io avevo una lesione al tendine ed al muscolo del polpaccio, rimasto schiacciato tra lo scooter ed il muro
All'ospedale mi ingessarono la gamba che sembrava un prosciutto e NON era rotta...ho passato una notte d'inferno
La mattina dopo chiamammo il medico di famiglia ed il miglior ortopedico privato della città: entrambi mi hanno detto di togliere immediatamente il gesso a casa senza andare in ospedale...
morale della favola: mesi di convalescenza a casa, gamba costantemente tenuta in alto con massaggi a base di creme speciali e ghiaccio a non finire...fortunatamente ho recuperato al 100%, ma la fiducia nel SSN è scesa di un buon 30%
Poi altre cadute in scooter, unghia spezzata (guidavo in infradito), ginocchia sbucciate...in moto, a parte cadute da fermo, una caduta con il Super Tenere 750 mentre percorrevo una strada bianca a gas spalancato, di colpo mi ritrovo nel fango...vado per rallentare, appena tocco il freno davanti la moto mi chiude lo sterzo e finisco nella fanghiglia
Nessuna conseguenza ne per me, ne per la moto, solo che eravamo entrambi marroni
Li ho capito che non bisogna improvvisare le uscite in off, ma le strade vanno studiate prima..
Poi nel 2019 un incidente sempre con il Super Tenere: dovevo fare 5km per andare da mia suocera a prendere la pizza che aveva fatto...era agosto, faceva caldo...ero a casa che lavoravo e volevo partire direttamente in maglietta e pantaloncino (cosa che non faccio mai).
Decido però di mettere solo la giacca e restare con il pantaloncino
Al ritorno noto un auto che procedeva abbastanza piano e sulla destra, decido quindi di aprire il gas e fare uno di quei sorpassi restando nella mia corsia, uno di quei sorpassi talmente veloci (come tempo di esecuzione) che a volte non mettiamo nemmeno la freccia...Il tizio andava piano perchè cercava la svolta per prendere la superstrada: ad un certo punto, proprio mentre apro l'acceleratore, lui inchioda di colpo e svolta a sinistra senza freccia...non faccio nemmeno in tempo a frenare...
La giacca mi ha salvato la parte superiore del corpo, mentre i pantaloni erano completamente bruciati dallo sfregamento sull'asfalto e la mia gamba era completamente scorticata...per fortuna andavo piano...
La moto non aveva il paracarene perchè avevo appena finito di revisionare i carburatori e dovevo rimontare il tutto...
Ho anche una foto, ma è abbastanza "forte", non so se posso postarla o è meglio evitare
Morale della favola: mai più sorpassare in prossimità di una svolta, nemmeno se il tizio procede lentamente sulla destra e non da l'idea di svoltare...
Con la Versys invece ancora niente (per fortuna)...
Io mi ritengo uno che va piano, vado forte solamente su strade che lo consentono e non faccio MAI sorpassi avventati, per questo odio uscire in moto d'estate: è pieno di gente che crede di essere in pista. 2 settimane fa ero con mio fratello e stavamo andando a Roccaraso con le nostre moto
Un tizio con un Tracer (con passeggero), sorpassa mio fratello prima della curva, si accorge di essere troppo largo, frena a 10 cm dal muro opposto in una curva praticamente cieca...se in quel momento fosse passata un auto l'avrebbe preso in pieno e, cadendo, avrebbe fatto cadere inevitabilmente me e mio fratello.
Preferisco di gran lunga l'autunno e l'inverno per uscire in moto.
Diciamo che a 30 anni (con una figlia di 5), mi ritengo già abbastanza maturo rispetto a tutti quegli smanettoni della domenica.
Infine, concordo con Furio: ricordo ancora quando andai in montagna con la mia compagna e vedemmo il corpo di un motociclista 44enne steso sull'asfalto, con un lenzuolo verde sopra...l'autista dell'auto coinvolta nell'incidente sotto shock. Praticamente il tizio col Panigale (la moto era irriconoscibile), aveva preso quella stradina di montagna per una pista, ha allargato la curva invadendo la corsia opposta, ed in quel momento stava passando l'auto che non ha potuto far nulla per evitarlo.
Mi dispiacque veramente tanto, tanto che dovetti fermarmi perchè mi mancava il respiro e realizzai quanto pericolosa potesse essere REALMENTE la moto.
C'è però da dire che spesso ci mettiamo del nostro per renderla ancor più pericolosa, quindi ogni volta che esco mi ricordo che a casa c'è mia figlia che mi aspetta. Magari quel motociclista, in quel momento, se l'era dimenticato...