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Giorno 6-7-9-10In questi giorni dedicati al mare, ci siamo spostati a piedi.
Dall’agriturismo “Domaine de Pinia” al mare ci sono circa 4.5Km che abbiamo percorso su strada sterrata attraverso campi e pineta.
Abbiamo appositamente scelto la permanenza in un agriturismo vicino al mare per la tranquillità che tale posto ispirava dal sito, ed anche dal fatto che rimanendo in un luogo contadino si avrebbe apprezzato lo stare con le persone del posto e sicuramente con una buona cucina locale.
Il posto si é rivelato come previsto ed anche di più.
Abbiamo trovato un’ottimo ambiente famigliare ed accogliente pur rimanendo molto semplice.
Si trova anche in una zona particolare per la caccia ed abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una battuta notturna alla lepre selvatica oltre che alle diverse cacciate serali dei “cochon” locali che entravano nel giardino per devastate il bel prato curato.
www.domainedepinia.com/la-restauration.htmlIl mattino a colazione la sfilata delle pecore.
Poi ci si dirige alla spiaggia.
La scelta é difficile, dalla ressa si fa fatica a trovare posto per l’ombrellone
Da questo lato troppa gente
Da questa parte va meglio
Poi la giornata passa in assoluto relax
La sera si stava in compagnia e Pedro (a destra in piedi), pastore di giorno ed ottimo cuoco la sera ci viziava.
Una buona birra Corsa di castagne
Ogni sera qualcosa di diverso, specialmente piatti di carne.
Pasta al ragu di coniglio
e coniglio
Porzioni per due persone
Un’altra sera invece siamo rimasti sul mare
Un posto dove ci siamo trovati molto bene e che sicuramente ci rivedrà in futuro
Giorno 8Per spezzare la permanenza marina decidiamo per un giro all’interno.
Da Ghisonaccia scendiamo verso Porto Vecchio e da li saliamo per la strada dell’ospedale.
Raggiungiamo Zonza e saliamo alla Bocca di Bavedda.
Ritorniamo a Zonza e da li seguiamo la strada per Aullène, poi per il Col de la Vaccia, Cozzano ed a seguire La Bocca di Verde, Ghisoni e discesa a Ghisonaccia.
Decidiamo anche di raggiungere il faro d’Alistro poco più a nord.
Al ritorno vediamo lo stagno d’Urbino.
Km292
La salita dell’ospedale
Il lago artificiale della riserva dell’ospedale
Arriviamo alla bocca di Bavedda
Meta di Pellegrini per venerare la Madonna
Cochon spesso sulla strada
Un mulino ad acqua ristrutturato. Serra di Scopamène
Gole prima di scendere a Ghisonaccia
Il faro d’Alistro
Oramai verso sera lo stagno d’Urbino
Giorno 11Il ritorno.
Ultimo giorno in terra Corsa ci trasferiamo da Ghisonaccia a Calvi dove avremo il traghetto nel pomeriggio.
Seguiamo la strada più scorrevole ma non meno interessante di altre.
Da Ghisonaccia si sale a Corte per scendere sulla costa opposta a Ile al Rousse, da li si segue il mare fino al faro della Pietra per poi proseguire a Calvi e vedere ancora il faro da la Revellata ed un pezzetto di costa a strapiombo.
Km165
Da Ghisonaccia saliamo per le gole del Tavignano e troviamo il Pont de Piedicorte
Corte
Dalla costa il faro della Pietra
e ci arriviamo vicino
A Calvi vediamo il faro de la Revellata
Ma per raggiungerlo si deve fare una lunga strada sterrata e non abbiamo tempo
Imbarcati salutiamo la cittadella di Calvi e con lei la magnifica Corsica
Trascorriamo il pomeriggio sul traghetto e verso sera avvicinandoci alla costa Ligure terminiamo la nostra bellissima vacanza con un altrettanto bel tramonto
Cosa dire di questi 11 giorni in Corsica.
La ricordavamo vagamente dopo 15 anni e ci ha sorpreso per la sua bellezza continua dei suoi paesaggi ed i panorami interni non hanno nulla da invidiare ai panorami costieri.
Il tutto si fonde in una varietà di situazioni incredibile insieme ad un territorio aspro e rurale.
Abbiamo trovato sempre cordialità ed ospitalità nelle persone incontrate, anche in situazioni a volte non facili.
Sicuramente andremo nuovamente in Corsica dato che come da nostra tradizione abbiamo lasciato ancora qualcosa da visitare così da avere un motivo per ritornare.
A la prochaine chère Corse
Kerstin e Mauro