Mototurismo che passione

DAKAR 2017

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view post Posted on 3/1/2017, 09:20
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Tra le moto, vince la prima tappa del rally più duro al Mondo il francese Xavier de Soultrait, in sella alla Yamaha WR 450 F. Vicinissimo Pedrero Garcia. Il migliore degli italiani è Alessandro Botturi.

LA PRIMA IN PARAGUAY
Lunedì 2 gennaio, prende ufficialmente il via la Dakar 2017. Alla 39esima edizione del rally più duro al Mondo sono 143 motociclisti al via, i piloti dovranno poi dovranno affrontare quasi 9.000 km attraverso Paraguay, Bolivia e Argentina. Navigazione complicata, sette prove speciali con più di 400 km, una addirittura di più di 500 km, attraversamento di dune di sabbia, tratti del percorso ancora sconosciuti ad altri Rally-Raid, 6 giorni sopra i 3.000 metri s.l.m… Insomma, ci sono tutti gli elementi essenziali per una Dakar di successo.
Come di consueto la prima tappa è un “assaggio” di ciò che dovranno affrontare i piloti nei giorni successivi, ma non va di certo sottovalutata: dopo un breve trasferimento dal via di Asunción, i piloti affrontano una prova speciale di 39 km, la prima della storia della Dakar completamente territorio Paraguaiano. Un percorso breve rispetto alle speciali da centinaia di km, che servirà come un ultimo rodaggio per i mezzi e ai piloti per prendere maggiore confidenza con le loro moto. Una speciale breve dunque, ma tecnica, con alcuni passaggi quasi “trialistici”.
Dopo la sfida contro il cronometro i piloti punteranno a sud, attraverseranno la frontiera con l’Argentina e un trasferimento di circa 400 km li porterà fino a Resistencia, dove troveranno il primo bivacco.

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TAPPA 1 ALLA YAMAHA
Il primo a partire per la prova speciale è il vincitore della Dakar dello scorso anno Toby Price (KTM), dietro di lui, staccati di due minuti uno dall’altro, i suoi avversari in ordine numerico. Alle sue spalle partono quindi Svitko, Quintanilla, Rodrigues e Van Beveren, via via tutti gli altri.
Subito il primo ritiro: il messicano Ivan Ramirez non si presenta al via per problemi di salute. Al primo, e unico, checkpoint di giornata, il più veloce è il francese Xavier de Soultrait, che in sella alla sua Yamaha segna il miglior intertempo (8’34”), davanti a Brabec (Honda, +7”) e Garcia (Sherco, +10”). 11esima posizione provvisoria per Toby Price (+44”); problemi per Helder Rodrigues, che passa al rilevamento cronometrico in 26esima posizione con la sua Hero Speedbrain, in ritardo di 1’57”.
De Soultrait continua a spingere sul gas e al traguardo della speciale ferma il crono a 28’20”, nessuno riesce ad eguagliare il suo tempo e così il francese si aggiudica la prima tappa della Dakar 2017 (e ovviamente la prima posizione in classifica generale). Dietro di lui chiude a soli due secondi Pedrero Garcia tallonato dal terzetto Honda: Brabec (+14”), Metge (+18”) e Goncalves (+28”). Sunderland termina in sesta posizione (+29”), anticipando di poco Barreda (+32”), che deve fare i conti con un inconveniente tecnico alla sua moto (si è spenta nel tentativo di guadare un fiume). Toby Price giunge sul traguardo in 17esima posizione, con 1’25” di ritardo.

DAKAR TRICOLORE
In questa edizione della Dakar sono 11 gli italiani al via: Alessandro Botturi (Numero 18, Yamaha WR 450 F), Jacopo Cerutti (24, Husqvarna 450 Rally), Livio Metelli (53 – categoria Malle Moto, KTM 450), Manuel Lucchese (54 – categoria Malle Moto, Yamaha WR 450 F), Franco Picco (61 – categoria Malle Moto, Yamaha WR 450 F), Dicoleziano Toia (63 – categoria Malle Moto, KTM 450), Simone Agazzi (68, Honda CRF450 Rally), Alessandro Ruoso (70 – rookie, KTM 450), Luca Manca (99, KTM 450), Domenico Cipollone (138 - rookie, KTM 450), Matteo Olivetto (167 – rookie categoria Malle Moto, KTM 450).

Al termine della prima giornata di gara, il migliore degli azzurri è Alessandro Botturi, che chiude la tappa in 13esima posizione generale, con un ritardo di 1’13” dal leader. In fondo all’articolo trovate la Top 10 di tappa e le posizioni degli altri italiani (qui tutte le classifiche della Dakar 2017).

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SIAMO SOLO ALL’INIZIO
Martedì 3 gennaio si inizia a fare sul serio: i piloti partono da Resistencia (Argentina) e devono raggiungere San Miguel de Tucuman, che si trova a 803 km di distanza; durante il trasferimento devono affrontare una prova speciale di 275 km. Il primo stage era “solo un antipasto”, ma ora la Dakar 2017 è pronta ad entrare nel vivo.

www.motociclismo.it/dakar-2017-risu...y-tappa-1-66914


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view post Posted on 4/1/2017, 16:19
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Il vincitore del 2016 Toby Price (KTM) nella seconda tappa si impone in maniera schiacciante sugli avversari e si prende la leadership.

LA PRIMA VERA TAPPA: IL PERCORSO
Di fatto, lo Stage1 è stato un riscaldamento, un assaggio, un antipasto di quello che accadrà nelle due settimane seguenti. Non sono certo mancate le sorprese, con la penalità a de Soultrait (Yamaha) e la vittoria di tappa assegnata, successivamente, a Pedrero (Sherco). Ora si fa sul serio: lo Stage2 prevede un totale di 803 km (di cui 275 di prova speciale, gli altri di trasferimento), da Resistencia a San Miguel de Tucuman. Sebbene si tratti della prima vera tappa, con distanze degne di nota, i piloti non sono ancora chiamati ad affrontare le montagne del Sudamerica (l’altezza media della tappa è di 200 metri s.l.m.).

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Joao Pedrero ha l’onore di aprire la strada: è lui a partire per primo, seguito dal terzetto Honda formato da Brabec, Metge e Goncalves. Non è mai facile passare per primi in posti sconosciuti: nessuna traccia, solamente il proprio roadbook ed il proprio senso dell’orientamento. Pedrero fa il lavoro sporco, gli altri ringraziano e vanno più forte di lui. Partono col botto le KTM ufficiali: Toby Price impone un ritmo elevatissimo sin dal primo riscontro cronometrico (in alcuni tratti si raggiungono i 180 km/h!) :blink: .
Il vincitore della scorsa edizione rifila oltre 3’ al compagno di squadra Matthias Walkner, tallonato dall’esperto Paulo Goncalves. Xavier de Soultrait, sfortunato protagonista della prima giornata di gara, chiude con 4’ di ritardo dal vincitore della tappa; Sam Sunderland (KTM) chiude la Top 5. Molto bene Alessandro Botturi (Yamaha), 9° di giornata; l’altro italiano di spicco è Jacopo Cerutti, che porta la sua Husqvarna 450 Rally al 24° posto di giornata, davanti alla mitica Laia Sanz (KTM) e a Michael Metge (pilota del Team Honda HRC). La classifica generale vede dunque al comando Price, seguito da Walkner (+2’ e 39”), Goncalves (+2’ e 54”), Sunderland (3’ e 23”) e de Soultrait (+3’ e 41”, di cui 1’ di penalità dovuto ad eccesso di velocità in trasferimento durante il Day1). Botturi entra in Top 10, escludendo Pedrero per 38”, mentre Cerutti è 25°. Problemi per Helder Rodrigues (Yamaha), solamente 32°. Purtroppo segnaliamo il primo ritiro di un italiano: si tratta di Domenico Cipollone (KTM), 93° al primo WP ma mai transitato al secondo.
In fondo all’articolo trovate le classifiche.

AGGIORNAMENTO: vengono assegnati 5’ di penalità a Walkner e Botturi, che quindi retrocedono – rispettivamente – al 13° ed al 16° posto di giornata. L’ufficiale KTM retrocede all’11° posto nella generale; l’italiano al 15°.

http://www.motociclismo.it/dakar-2017-risu...y-tappa-2-66920
 
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view post Posted on 5/1/2017, 09:36
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Nel day 3 Joan Barreda spinge forte fin dall’inizio con la sua Honda e straccia tutti gli avversari: sul traguardo il suo vantaggio su Sunderland, secondo, è superiore ai 13’. Giornata no per Toby Price, che perde molti minuti preziosi.

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SI INIZIA A SALIRE
Dopo le prime due giornate di gara disputate a bassa quota nella terza tappa i piloti della Dakar 2017 iniziano a fare i conti anche con l’altitudine! La tappa del 4 gennaio porta i da San Miguel de Tucuman a San Salvador de Jujuy (Argentina), distanti tra loro 780 km; nel mezzo ben 364 di prova speciale, spezzata in due da una neutralizzazione di 148 km. Dopo aver lasciato il bivacco della notte, i piloti puntano a ovest, verso le Ande, con un trasferimento iniziale di circa 200 km. Alle pendici della Cordillera inizia la pima parte (240 km) della prova speciale: una salita costante con buona parte del percorso al di sopra dei 3.000 metri, con molti tratti di navigazione pura in fuoripista tra le montagne argentine. Una volta fuori dalla prima parte della speciale i piloti devono salire fino a 5.000 metri s.l.m. percorrendo la Ruta Nacional 40, prima di affrontare il tratto finale di gara (124 km) che si disputa ad un’altitudine media di circa 4.000 metri.
Oltre alla difficoltà del percorso e ai problemi legati all’altitudine, nel corso della terza tappa i piloti devono fare i conti anche con vari guadi, che possono rivelarsi molto insidiosi dopo la pioggia caduta nei giorni scorsi.
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SUPER BARREDA!
In seguito ai problemi occorsi nella giornata di ieri, numerosi piloti non si presentano al via della terza tappa, tra di loro l’italiano Domenico Cipollone, Maciej Berdysz, Markus Berthold e Lukas Kvapil. Non prendono il via nemmeno 4 dei 5 piloti del Team Zongshen (Willy Jobard, Jen Hsien Chi, Zhao Hongyl, Zhang Min), alla prima Dakar ufficiale; per il costruttore cinese rimane in gara solo il francese Thierry Béthys (attualmente 116° in classifica)
Seguendo l’ordine della classifica della tappa 2, il primo a partire è Toby Price, seguito da Matthias Walkner e Paulo Goncalves. Joan Barreda, 8° in classifica generale con già 5 minuti di ritardo, deve iniziare a spingere se vuole restare in lotta per la vittoria finale. L’attacco del pilota Honda non si fa attendere e già al primo checkpoint di giornata Barreda si porta davanti a tutti, con un vantaggio di 5’19” su uno strepitoso Caimi (che, a dispetto del cognome, è argentino...) e di 5’37 su Renet. Problemi di navigazione per Toby Price, che accumula un ritardo già superiore ai 20 minuti. Non contento del suo vantaggio, Barreda continua a spingere e al termine della prima parte della speciale, prima della neutralizzazione, si trova al comando della gara con ben 10’11” di vantaggio su Quintanilla e 11’28” su Sunderland. Dietro di loro Metge (+13’05), Caimi (+13’15”) e Renet (+14’01”). Resta stabile il ritardo di Toby Price, che passa al rilevamento cronometrico in 14esima posizione con un ritardo di 20’07”; poco dietro a lui troviamo de Soultrait (che però ha saltato diversi punti intermedi e per questo potrebbe essere penalizzato), Laia Sanz e il nostro Alessandro Botturi (+22’30”). Brutte notizie invece per Jacopo Cerutti, che giunge al termine della prima parte della speciale con un brutto infortunio alla mano destra, probabilmente provocato da una caduta; per lui potrebbe arrivare il ritiro dalla Dakar.
Dopo i 148 km di neutralizzazione i piloti ripartono per la seconda parte della speciale odierna. Joan Barreda continua a spingere forte e passa con il miglior tempo a tutti i punti di controllo. Non solo mantiene la leadership della gara, ma Joan riesce anche ad incrementare il suo vantaggio sugli avversari.
Sul traguardo il primo degli inseguitori è Sam Sunderland, con un ritardo di 13’29”. Dietro di lui Renet a 16’30 dal leader, Quintanilla a 17’02 e Goncalves a 17’20”. Nono Toby Price, a 22’51”.

Con questa super prova Joan Barreda si porta al comando anche della classifica generale con un vantaggio di 11’20 su Sunderland e di 14’42 su Goncalves.

AGGIORNAMENTO: al bivacco della notte a Joan Barreda viene inflitta una penalità di 1', ovviamente ciò non influisce dul risultato della tappa, ma solo sui distacchi con gli avversari.

Nella terza giornata di gara, il migliore degli azzurri è Alessandro Botturi, che chiude la tappa in 20esima posizione, con un ritardo di 36’27” dal leader.

AGGIORNAMENTO: Arrivati al bivacco a Botturi viene inflitta una penalità di 20' per aver saltato un way point, per questo Alessandro scivola in 27esima posizione di giornata (resta comunque il miglior azzurro in gara).

http://www.motociclismo.it/dakar-2017-risu...a-3-rally-66921
 
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Dakar 2017, stage 8: La zampata di Barreda

Il pilota della Honda si impone nella seconda parte della tappa Marathon, accorciata ancora una volta per le avverse condizioni meteo. Sunderland, terzo, allunga nella generale su Quintanilla. La nona tappa è stata preventivamente annullata a causa delle cattive condizioni meteorologiche che hanno colpito tutta la logistica della Dakar


Ottava tappa della Dakar 2017 ancora ostacolata dal maltempo. La seconda parte della tappa Marathon è stata infatti accorciata e il percorso modificato a causa dell'impossibilità di attraversare un fiume in piena nel territorio Boliviano.
I piloti hanno quindi affrontato due prove speciali, una di 174 km in territorio boliviano e una di 246 una volta rientrati in Argentina.

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Joan Barreda

E' stata la giornata di Joan Barreda che ha comandato la gara fin dall'inizio, nel fango boliviano, arrivando al traguardo di Salta con quasi 4 minuti di vantaggio sulla coppia della KTM formata da Walkner e Sunderland.

Il pilota inglese ha così tenuto agevolmente la testa della classifica, incrementando il vantaggio su Quintanilla di altri 3 minuti.

Da segnalare che in serata ancora nessuno dei piloti o degli equipaggi assistenza era stato in grado di arrivare al bivacco di Salta, ma tutti si sono dovuti fermare a circa 200 km di distanza dalla destinazione dopo che una frana ha bloccato la via d'accesso alla città.

I primi equipaggi sono arrivati nella città argentina solo dopo mezzanotte. Anche per questo gli organizzatori hanno deciso per il definitivo annullamento, oltre che per le avverse condizioni meteorologiche, della nona tappa, che avrebbe dovuto portare i piloti da Salta a Chilecito attraverso un percorso di ben 977 chilometri di cui 406 cronometrati.

Tutti i piloti si dirigeranno quindi in convoglio al bivacco di Chilecito, dove la gara riprenderà giovedì mattina.


Results Stage 8
1 Barreda Joan 11 SPA Monster Energy Honda Team 4:28'21
2 Walkner Matthias 14 AUT Red Bull KTM Rally Factory Team +3'51
3 Sunderland Sam 16 GBR Red Bull KTM Rally Factory Team +3'54
4 Metge Michael 15 FRA Monster Energy Honda Team +4'25
5 Pedrero Joan 12 SPA Sherco TVS Rally Factory +6'00
6 Goncalves Paulo 17 POR Monster Energy Honda Team +07'06
7 Quintanilla Pablo 3 CHI Husqvarna Factory Rally Team +7'07
8 Renet Pierre-Alexandre 31 FRA Husqvarna Factory Rally Team +9'26
9 de Soultrait Xavier 23 FRA Viltais Racing Team HFP +9'31
10 Farres Gerard 8 SPA Himoinsa Team +9'42
11 Van Beveren Adrien 6 FRA Yamalube Yamaha Official Rally Team +10'27
12 Brabec Ricky 9 USA Monster Energy Honda Team +11'41
13 Svitko Stefan 2 SLO Slovnaft Team +11'55
14 Nosiglia Daniel 50 BOL MEC Team Nosiglia +15'53
15 Caimi Franco 67 ARG Honda South America Rally Team +16'26

Provisional Standings after Stage 9
1 Sunderland Sam 16 GBR Red Bull KTM Rally Factory Team 22:01'08
2 Quintanilla Pablo 3 CHI Husqvarna Factory Rally Team +20'58
3 Van Beveren Adrien 6 FRA Yamalube Yamaha Official Rally Team +28'49
4 Walkner Matthias 14 AUT Red Bull KTM Rally Factory Team +34'14
5 Farres Gerard 8 SPA Himoinsa Team +34'24
6 de Soultrait Xavier 23 FRA Viltais Racing Team HFP +50'10
7 Renet Pierre-Alexandre 31 FRA Husqvarna Factory Rally Team +1:08'09
8 Goncalves Paulo 17 POR Monster Energy Honda Team +1:08'34
9 Barreda Joan 11 SPA Monster Energy Honda Team +1:10'53
10 Rodrigues Joaquim 27 POR Hero Motorsports Team Rally +1:36'00
11 Caimi Franco 67 ARG Honda South America Rally Team +1:51'15
12 Brabec Ricky 9 USA Monster Energy Honda Team +1:52:31
13 Metge Michael 15 FRA Monster Energy Honda Team +1:53'34
14 Duplessis Martín 34 ARG Asistencia Med +2:00'34
15 Smith Todd 76 AUS Duust Rally Team +2:01'56

http://www.dueruote.it/notizie/altri-sport...pata-di-barreda

nonostante il dispiegamento di mezzi neanche quest'anno sarà l'anno Honda .. :rolleyes:
 
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Questi si che fanno dell'off serio
 
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Dakar 2017: risultati, classifiche moto, report e foto della dodicesima ed ultima tappa di gara. Incredibile pareggio tra Van Beveren (Yamaha) e Farres (KTM), che vincono la speciale. La vittoria assoluta va però a Sunderland (KTM imbattuta da 16 anni!): prima vittoria in carriera per il britannico

GLI EROI ARRIVANO A BUENOS AIRES
Con i 64 km finali di tratto cronometrato termina ufficialmente la Dakar 2017. L’ultima tappa porta i piloti dal bivacco di Rio Cuarto al podio di Buenos Aires (786 km totali, di cui 722 di trasferimento), dove la folla attente i propri beniamini, capaci di percorrere oltre 9.000 km in appena 12 giorni.

TRA I DUE LITIGANTI IL TERZO GODE
La “passerella” finale è l’ultima grande occasione, per alcuni piloti, di recuperare qualche posizione in classifica. È il caso di Van Beveren (Yamaha) e Farres (KTM), che danno il tutto per tutto per conquistare il 3° gradino del podio: i due giungono al traguardo con il medesimo tempo: 30’ e 29”! Tuttavia –evidentemente per una manciata di centesimi – la tappa viene assegnata al pilota della Yamaha. Una piccola – amara – consolazione per Van Beveren, visto che la medaglia di bronzo va proprio a Farres, autore di una Dakar memorabile in crescendo. Barreda (Honda) completa il podio di giornata, staccato di 18” dal duo di testa. Tutti i riflettori, però, sono puntati su Sunderland (KTM), che chiude con un 6° posto di giornata: il britannico vince così per la prima volta la Dakar. La costanza è stata l’arma vincente, insieme alla furbizia, alla capacità di tirarsi fuori dai guai e a non prendere penalità (Honda si starà mangiando le mani per quel rifornimento in zona proibita che ha fatto accumulare 1h di penalità a tutti i suoi piloti, Barreda compreso!). KTM sigla così la 16esima vittoria consecutiva in questa massacrante e – al tempo stesso – affascinante competizione. Anzi, fa pure doppietta! Secondo assoluto è infatti Matthias Walkner, un altro che ha fatto della costanza il suo punto forte. E se ci mettiamo anche il 3° posto della KTM non ufficiale di Farres, ne esce un dominio Orange. E scusate se Laia Sanz (anche lei su KTM) non è entrata in Top 10 (16esima assoluta la spagnola) in una Dakar super-competitiva.

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http://www.motociclismo.it/dakar-2017-risu...-tappa-12-66978

il pilota di punta della Honda, Barreda Bort, ha terminato la gara con un distacco di 43' ma ne ha avuto 58' di penalità, senza questa penalità avrebbe vinto .. :rolleyes:
al di la di questo che è solo un commento, KTM vince consecutivamente per la 16a volta e quest'anno ha fatto 1°, 2° e 3° .. :adora:
 
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Honda fortissima, ma team di principianti :giù:
 
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