Il pilota di Messina ha conquistato il nono titolo mondiale. Un record assoluto per un pilota italiano nel Mondiale di Motocross.
La storia di Antonio Cairoli. Dalla Sicilia alla conquista del mondo
Tony eredita la passione per le moto dal papà Benedetto che aveva una Vespa e una Lambretta; come dice lo stesso Antonio, "era sempre a fare sfide di velocità per le strade intorno a Patti. Nessuno riusciva a batterlo e una volta gli proposero di gareggiare sul serio, in pista. Ma nonno Antonio gli vietò categoricamente di correre e ci rimase malissimo". La passione per la moto è così arrivata ad Antonio, che è il primo figlio maschio. Tony ha infatti tre sorelle più grandi, Antonina, Mara e Sara. A quattro anni inizia la sua avventura con un Italjet 50 da minicross nel pistino vicino a casa. A sette anni debutta nel regionale minicross con un Lem 50. Alla seconda gara di minicross è già primo al traguardo. Al mondiale motocross classe 125 arriva nel 2002 e disputa tre gare. A Genk non si qualifica, così la sua prima vera gara d’esordio è stata Loket, Repubblica Ceka. Quell’anno si correva su manche unica e Tony concluse con un dignitoso ventunesimo posto. In Russia è costretto al ritiro. Nel 2003 va peggio; prende parte a tre gran premi (Italia, Belgio e Germania) con il Team Honda Tiscali di Paolo Martin ma non passa le qualificazioni.