Impossibile trovare un caffè al mattino, incredibile: e capita spesso. Allora prendo la moto esco dal paese e vado su Capo Carvoero, famoso per le sue scogliere. Mi siedo sul bordo e mi mangio delle berrette e una mela che avevo nella moto. Poi mi faccio una bella passeggiata.
Quando riparto, mi si affianca la polizia e mi fa segno con il pollice, li saluto.
Dovrei andare a Sintra, e ci arrivo: da visitare ci sarebbe la residenza reale e il palazzo De Pena, ma per una serie di circostanze avverse non riesco a vederli. Mi dirigo quindi a Capo de Roca, il punto più a ovest del continente. Bello, anche se molto turistico.
La strada costiera che segue, verso Cascais e Lisbona, è un susseguirsi di spiagge mozzafiato. Il vento porta la sabbia fine anche sulla strada.
Ma ormai ho in testa Lisbona, e ci arrivo alle 14 senza pranzare. Decido di andare subito in campeggio e montare la tenda, cambiarmi e immergermi nella città. Alle 15 sono già a piedi che giro, alle 17 mangio un panino per non svenire, alle 20 vado a recuperare la moto abbandonata su un marciapiede. Non sono sazio, quindi mi metto a girare per la città in moto, la giro come se ci avessi sempre abitato: a volte mi ricorda proprio la mia Genova.
Alle 22 rientro in campeggio, ho ancora la forza di cucinarmi una minestra di verdura (non mi piace mangiare sempre in giro, non lo faccio per il portafoglio ma per la salute, lo stomaco ne guadagna).
Al mattino vengo svegliato dal rumore del traffico, il campeggio è adiacente alle tangenziali , come se fosse sullo svincolo di Viale Forlanini a Milano!
Anche il traffico è uguale a Milano , km e km di coda che evito passando nella corsia di emergenza insieme a molti altri scooter e moto.
Solito trasferimento di centinaia di km e sono ad ammirare le coste dell' Algarve, le più belle in assoluto dall'inizio del viaggio. Le spiagge non sono facili da scoprire però, perchè la strada passa sempre a 2/4 km dalla costa atlantica. Bisogna imboccare delle stradine , spesso sterrate, per scoprire posti incantevoli. Io non ho perso tempo perchè aiutandomi con la guida sapevo quelle che cercavo, ma sarebbe più bello andare a zonzo senza limiti di tempo per quei posti. In effetti è pieno di gente con piccoli camper o furgoncini, che bivaccano e fanno surf.
In una di queste faccio un bel risotto alla milanese, e poi anche una bella camminata.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Capo San Vicente, il capo nell'estremo sud del Portogallo. anche questa era una tappa obbligata.
Anche qui bei paesaggi.
Da qui inizia quello che si chiama "ritorno", anche se per non farlo sembrare tale, e soprattutto per renderlo meno pesante (si fa per dire!) , farò qualche giro intermedio in Spagna , della quale conosco già tutta la costa mediterranea.
Finisco a dormire in un paese (Albufeira) ,pieno di Inglesi in vacanza, tutti i locali sono a loro misura. Musica, birra, tv con la partita (gioca proprio l'Inghilterra) dappertutto, e ancora tutti i ristoranti con le foto dei piatti sulle vie e i camerieri che ti invitano con il menu in mano ad entrare. Mamma mia, un filetto e una birrona e via a dormire.