Mototurismo che passione

Weekend Ferroviario, da overdose

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view post Posted on 11/4/2022, 22:32
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Come unire il dilettevole al dilettevole in modo utile.

Eran vent'anni che volevo visitare il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa (tra Napoli e Portici): mi ero fissato il weekend 9-10 aprile con l'intenzione di vedere sabato il museo e di gironzolare per Napoli domenica. Pochi giorni dopo questa mia decisione (compresi prenotazione di un B&B e acquisto dei biglietti A/R del Frecciarossa) esce la notizia che il DORS (Deposito Officina Rotabili Storici) di Pistoia sarà aperto proprio il 9-10 e questo è un evento eccezionale perchè, tra pandemia e altre cose, sono anni che Pistoia non apre al pubblico.

Neanche un mese fa avevo visitato il DORS di La Spezia con Mod4ever ma il DORS di Pistoia più è importante perchè:
- vi si riparano le locomotive a vapore atte al traino dei treni storici;
- vi sono accantonate e in predicato di ripristino alla marcia diverse altre locomotive;
- ve ne sono altre restaurate anche se solo staticamente, ma pur sempre molto importanti;
- Pistoia è, con Bologna, una stazione terminale della linea Porrettana, la prima ferrovia che valicò l'Appennino unendo il Nord al Centro e quindi al Sud (qualche spigolatura qui);
- la rampa Pistoia-Pracchia della Porrettana è come lo Stelvio per un motociclista: lunga, ripida e dura;
- verranno effettuate delle corse in treno a vapore da Pistoia a Piteccio.

E allora? Cambio di biglietto: invece che partire da Napoli nel tardo pomeriggio, partirò in prima mattinata, la visiterò in futuro, non scappa (Vesuvio permettendo).

Sabato: Frecciarossa delle 6.35, alle 11 e qualcosa sono a Napoli Centrale, mangio un trancio di pizza schifida in un fast food perchè alle 11.55 ho il treno che mi porta a Pietrarsa. alle 12.15 sono già alla bigletteria, alle 12.30 parte una visita guidata: vi partecipo perchè in essa è compresa la presentazione in realtà aumentata della storia del primo treno "italiano". In più la nostra guida ci fa visitare in un'ora il Museo nell'esatto ordine cronologico dei rotabili conservati illustrando anche la storia del luogo, Reale Opificio dei Borboni e poi effettivamente officina di riparazione locomotive, anche per le FS dal 1905 in poi e fino agli anni Ottanta.
Non vi tedio con la visita che compio da solo ammirando le locomotive una ad una, comprese quelle che non vidi mai dal vero anche se ero già adolescente quando la loro carriera volgeva al termine, gsterò un ottimo caffè con altretanto ottime paste nel bellissimo bar interno intrattenendomi in conversazione con un gentile barista e ammirerò il golfo di Napoli sotto un cielo lumbeo, tirava un'aria gelida. Purtroppo niente Vesuvio, nascosto dalle nubi. Alla fine uscirò dal Museo alle 17.30 per riprendere il treno per Napoli.

Raggiungo il mio B&B, camera con bagno un po' asettica ma pulitissima in un palazzone a 400 metri dalla stazione, in vie decisamente sporche. Napoli mi conferma la pessiam ipressione che mi fece in viaggi di lavoro, tuttavia il mio Team Manager, che è salernitano mi dirà, nel meeting di stamattina: "lascia perdere la zona intorno alla staizone, quella non è Napoli, quella è una casbah".
Il proprietario del B&B mi segnala su mia richiesta la pizzeria "Da Michele", a dieci minuti a piedi. Scordatevi i nostri ristoranti-pizzeria: lì fanno solo quattro tipi di pizza, servono quattro tipi di bevande e basta. Coda di un'ora, ma ne vale la pena: pizza strabordante dal piatto, bassa ma soffice a 5 €, birra Peroni 2,50, niente coperto. Lascio volentieri 10 €.

Domenica: alle 5 sono sveglio. Mi accadeva anche da bambino: quando si partiva per il mare non riuscvo a dormire. Avrei il treno alle 8.40, cambio il biglietto per prendere quello delle 6.40, alle 10 sono a Firenze, alle 10.15 parte il treno per Pistoia, arrivo alle 10.45, alle 11 sono già nel DORS: il paese di Bengodi. Ci sono due locomotive accese, una 625 che espleta le corse del treno storico rientrando in deposito per il rifornimento d'acqua e una 685 che fa passerella sulla piattaforma girevole, ce ne sono diverse altre sia restaurate esemplarmente sia coperte di ruggine ad attendere il loro turno, oltre che diversi altri carri e carrozze. Ho perso il conto delle fotografie tra ieri e oggi: quando finirò la postproduzione vedrò quante ne sono rimaste (mediamente scarto un 10%).

Pranzo a prezzo convenzionato al Dopolavoro Ferroviario: le penne al ragù sono buone, ipisello con roast-beef anche ma sarebbe stato meglio roast-beef con piselli, macedonia fresca. La cameriera però avrebbe un posto d'onore nella sezione "Madre Natura" del forum...
Alle 13.30 sono in stazione... perchè sono riuscito a prenotare nei giorni scorsi la corsa delle 14 da Pistoia a Piteccio con sosta a Valdibrana dove c'è ancora, unico conservato, il "binario di lanciamento": un binario morto in contropendenza dove i treni retrocedevano per "prendere la rincorsa" e poter affrontare la acclive rampa. Quello di Valdibrana è importante (e lo visiteremo con i volontari che ce lo descriveranno) perchè realizzato come un viadotto, per mancanza di spazio. Chiacchiererò con tre ragazzi greci che vivono a Pisa (carina, la ragazza).

In effetti, senza il "lanciamento" sarebbe stato impossibile esercìre la linea. la nostra 625, pur con i suoi 800 CV, spunta a fatica e non riesce a superare il 20 km/h pur con solo 100-110 tonnellate al traino; poi nelle frequenti gallerie possiamo "apprezzare" la difficoltà di smaltimento del fumo, che portò per i tunnel più lunghi a create le "tagliate" dove la roccia era più sottile verso la superficie (come tirar via il tassello a un'anguria) e poi a installare i "Ventilatori Saccardo"... insomma, la Porrettana è una incredibile opera di ingegneria civile. Arrivati a Piteccio potremo assistere alla manovra della locomotiva, gustare qualche specialità offerta e ammirare opere dei modellisti del Gruppo fFermodellistico Pistoiese esposte anche al DORS oltre che qui, poi torneremo a Pistoia alla "folle" velocità di 50 km/h. Qui giunti, ho ancora tempo di girare per il DORS sperando che un po' di gente se ne sia andata e scattare foto "più pulite": no, ce n'è più che la mattina! (si registreranno 22.000 presenze). Non potrò esimermi da acquistare un paio di pubblicazioni e di cartoline commemorative e finalmente ripartirò alla volta di Firenze dopo aver visitato la Sala Reale della stazione dove un'operatrice turistica distribuisce depliant sulla zona, che davvero merita per diversi motivi, anche motociclistici: già testata due volte.

A Firenze ho un'attesa di un'ora: ci vogliono dieci minuti per andre in Duomo, da lì vado a Palazzo Vecchio, poi sul lungarno, Ponte Vecchio e rientro in stazione dieci minuti prima che arrivi il mio treno. Viaggio 18.50 - 20.50, alle 21.30 sono nella pizzeria vicono a casa, alle 22.15 mi sto già infilando sotto le coperte...

... oh, volevo scrivere due righe, finiscono con l'essere sempre venti...
 
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view post Posted on 11/4/2022, 23:37
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Che piacere leggere queste tue righe (che non sono mai troppe!), ma soprattutto trovare un altro appassionato del mondo ferroviario. Da piccolo avevo i trenini e, solo qualche mese fa, la passione è tornata fuori violentemente. Mi sono approcciato di nuovo al mondo del ferromodellismo da profondo ma curioso ignorante e sto costruendo un piccolo diorama statico (se ti/vi fa piacere metterò qualche foto, anche se è off topic...). Tornando alla Porrettana, è una ferrovia che esercita un grandissimo fascino su di me, e mi piacerebbe prima o poi visitarla e, magari, riprodurne un pezzo in scala.
Ciao!
Giacomo
 
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view post Posted on 12/4/2022, 05:27
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IL_Bianconiglio sei una fonte infinita di scienza e di sapere! Sempre bello leggere i tuoi report! :tido11:
 
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view post Posted on 12/4/2022, 14:03
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Africa Twin CRF1100DCT

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Bravo, si legge molto volentieri .. :clap: .. e le visite, indubbiamente interessanti .. :ok:
 
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view post Posted on 12/4/2022, 16:18
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:mamma: grande antonio trasudi passione da tutti i pori :compli:
 
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view post Posted on 12/4/2022, 17:57
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CITAZIONE (Giacomo Rinaldo @ 12/4/2022, 00:37) 
... ma soprattutto trovare un altro appassionato del mondo ferroviario...

La mia passione è iniziata con i treni veri sin da bambino perchè andavo al mare coi nonni sempre in treno, il modellismo è venuto più avanti e più lentamente con una piccola collezione di modelli in H0 e, adesso che ho un po' di spazio ritagliato, un'idea di realizzare di un piccolo plastico di 2 m2, poca concessione al realismo paesaggistico, molta al movimento pur nel suo piccolo.

Il Gruppo Fermodellistico Pistoiese è molto attivo e ho potuto ammirare un bellissimo diorama operativo di 4 m x 50 cm che riproduce l'intera stazione di Valdibrana come era ai tempi d'oro: con la rampa di lanciamento, il binario di salvamento e il raccordo della cava. Peccato che il modellista non abbia simulato le manovre di lanciamento ma si è limitato a far andare un Minuetto avanti e indietro. Ho apprezzato molto anche due diorami più piccoli (circa 70 x 70 cm2 che riproducevano le "tagliate" di Castagno e di Vignacci.

Attendo che tutta la tratta Pistoia-Porretta venga riaperta dopo i lavori di consolidamento di un costone franoso perchè un giro completo Bologna-Prato-Pistoia-Porretta-Bologna mi manca; idem per il trekking tra i manufatti tra Pracchia e Piteccio.

PS:al museo di Pietrarsa è esposto un plastico in H0 di 18 x 3 m2 che era esposto anni fa a Roma Termini, poi abbandonato ma per fortuna recentemente restaurato e in fase di completamento per l'automazione del movimento dei treni: già così è uno spettacolo.

CITAZIONE (scintillone1 @ 12/4/2022, 17:18) 
:mamma: grande antonio trasudi passione da tutti i pori :compli:

Alessandro, a Pietrarsa scommetto che ti saresti piazzato davanti al maglio da 2 tonnellate, alla calandra per caldaie e all'alesatrice per bielle!

Edited by IL_Bianconiglio - 12/4/2022, 19:19
 
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view post Posted on 12/4/2022, 19:17
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[/QUOTE]
Alessandro, a Pietrarsa scommetto che ti saresti piazzato davanti al maglio da 2 tonnellate, alla calandra per caldaie e all'alesatrice per bielle!
[/QUOTE]
senza ombra di dubbio e con la lingua di fuori
anni fa con il buon dagasse andammo all'idrovora di cà vendramin ecco.....vedere quelle giranti attaccate ai motori a vapore in un secondo tempo accoppiate a motori elettrici
con delle resistenze di avviamento che quando lavoravano sembravano stufe troppo bello
quadro elettrico di marmo,interruttori da arresto,oggigiorno,e ciliegina sulla torta.....vidi un'interruttore a un tornio che cominciai a sostituire ai precedenti quando iniziai la mia carriera....
unsaromicavecchio :facepalm:
 
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view post Posted on 13/4/2022, 11:14
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CITAZIONE (scintillone1 @ 12/4/2022, 20:17) 
... quadro elettrico di marmo, interruttori da arresto, oggigiorno...

Appena finisco di sistemare le foto ti mando quella del maglio e un filmatino di coltelli sezionatori "infortunistici" senza "anti-" X)
 
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view post Posted on 13/4/2022, 18:57
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CITAZIONE (IL_Bianconiglio @ 13/4/2022, 12:14) 
CITAZIONE (scintillone1 @ 12/4/2022, 20:17) 
... quadro elettrico di marmo, interruttori da arresto, oggigiorno...

Appena finisco di sistemare le foto ti mando quella del maglio e un filmatino di coltelli sezionatori "infortunistici" senza "anti-" X)

ricordo ancora quando dovevo fare manutenzione al trasformatore MT della ditta e per staccare il 15000 c'era un sezionatore "in aria" a molla vecchissimo
a lavoro finito quando lo riarmavo prima di chiudersi faceva un arco di 10/15 cm.....
.....a volte penso che da qualche parte ho un'angelo custode,magari un pò abbronzato per le scariche prese al posto mio
la mia vita elettrica è cominciata con la "piattina"inchiodata al muro portavalvole a "tabacchiera"dove se non bastava un filetto se ne mettevano a discrezione per finire con motori passo passo e inverter
 
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view post Posted on 13/4/2022, 21:42
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Mototurista infaticabile, almeno nei sogni

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Provengo da GE... ma conta di più dove vorrei andare.

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Sempre belli i tuoi racconti "ferroviari" e fermodellistici. Amo anche io i treni, grandi e in miniatura, per cui accoglo volentieri questi tuoi 3d.
Pensa che proprio il 10 sono arrivato a Napoli, nel tardo pomeriggio, proveniente da Matera. Ci siamo sfiorati.
(Ero in macchina, per cui niente report mototuristico... ma mi rifarò)
 
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view post Posted on 13/4/2022, 22:38
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CITAZIONE (scintillone1 @ 13/4/2022, 19:57) 
la mia vita elettrica è cominciata con la "piattina"inchiodata al muro portavalvole a "tabacchiera"dove se non bastava un filetto se ne mettevano a discrezione per finire con motori passo passo e inverter

... e io che ho "studiato da elettrico" sono finito a fare l'informatico...

Un paio di assaggi elettrici e meccanici, i treni verranno dopo

20220409_154300_DSCN8526

20220409_161720_DSCN8546

20220409_165247

20220409_165516_DSCN8584

CITAZIONE (madzilla @ 13/4/2022, 22:42) 
Sempre belli i tuoi racconti "ferroviari" e fermodellistici. Amo anche io i treni, grandi e in miniatura, per cui accoglo volentieri questi tuoi 3d.

Ricordo del tuo interesse per le ferrovie.
Quanto al report, c'è sempre una bella sezione "viaggi senza moto" che ti aspetta
 
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view post Posted on 14/4/2022, 16:53
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:robba: spettacolare il raddrizzatore "a valvolone",sai che goduria ripulire e smicare quel collettore al quale è collegata la famosa "stufa" di avviamento
pute la calandra è niente male lo sai con quei rulli che lamieroni ha piegato
sullo sfondo vedo un maglio che tutto sommato è fatto come i bilanceri per lo stampaggio a caldo che avevamo in fabbrica
bella archeologia industriale ,complimenti antonio :compli:
 
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view post Posted on 14/4/2022, 19:36
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CITAZIONE (scintillone1 @ 14/4/2022, 17:53) 
bella archeologia industriale ,complimenti antonio :compli:

Complimenti al Museo che li ha conservati! Ma grazie lo stesso!

Il raddrizzatore è solo da 2.5 kW per ausiliari a 110 V, sarebbe bello vederne uno per l'alimentazione delle linee di trazione, 3 kV e 500 e più kW.

La calandra serviva a curvare le lamiere per i corpi cilindrici delle caldaie.
 
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view post Posted on 19/4/2022, 14:42
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Vi ho graziati... ho selezionato "solo " 26 fotografie delle 270 scattate al Museo Ferroviario Nazionale :santa:
 
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view post Posted on 19/4/2022, 15:05
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Ecco la parte "modellistica" più interessante vista a Pistoia: cinque immagini del diorama della stazione di Valdibrana con i caratteristici binari di "salvamento" (a destra nella prima immagine) e di "Lanciamento" (a sinistra sempre nella prima immagine, e nella seconda e terza); seguono la riproduzione del viadotto di Piteccio prima della distruzione ad opera dell'esercito tedesco in ritirata nella Seconda Guerra Mondiale (è stato ricostruito in forme più moderne) e due piccoli ma interessanti diorami delle "tagliate" visti a Piteccio.

20220410_113431_DSCN8659 20220410_113539_DSCN8660

20220410_113559_DSCN8661 20220410_113651_DSCN8662

20220410_113801_DSCN8665 20220410_1133252

20220410_153316_DSCN8749 20220410_153343_DSCN8750




Anche a Pistoia ho scattato 190 fotografie a locomotive e carrozze... ma ne pubblico una sola, molto rappresentativa: un'elegantissima locomotiva Gr.746, restaurata solo staticamente purtroppo.

20220410_163432_DSCN8768
 
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