Mototurismo che passione

Carnia e Cadore, con un piccolissimo sconfinamento in Slovenia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/9/2022, 16:03
Avatar

Member

Group:
abilitati
Posts:
341
Location:
Milano

Status:


Cosa scrivevo nell’ultimo report sull’alzare l’asticella?
Che potevo provare con le Dolomiti?
Peggio… ci ho provato con la Carnia!


L’idea di un ritorno in Carnia me la conservavo da anni in un cassetto della mente, precisamente da quell’agosto del 2011 quando kiosul mi aveva portato per un paio di giorni in giro: da allora pensavo di tornare a Pesariis per vedere lo svuotamento dell’Orologio a Vasche d’Acqua alle ore 12.
Negli anni si era anche abbozzata su un foglietto l’idea di un giro “idroelettrico”, foglietto rimasto attaccato con una graffetta all’atlante per anni: bene, continuiamo a scrivere! Settimana scorsa, atlante alla mano, provo a buttare giù un po’ di tappe: prima ipotesi, seconda ipotesi, ci spingiamo più in là? Buona la terza, che diventerà una quarta non sulla carta ma in mente mentre sono in autostrada.

Partenza sabato 3 settembre prima dell’alba, colazione a casa, alle 6 ho già fatto il pieno di benzina. “Seconda” prima colazione quasi a San Donà di Piave, alle 10.20 sono a Tolmezzo… ma quanto è lontano il profondo Nordest!

20220903_060234_Facebook_0 20220903_085502_Facebook_0 20220903_102408_Facebook_0 20220903_110637_Facebook_0

Prima tappa ovviamente Pesariis, il Paese degli Orologi nella Valle del Tempo: arrivo poco dopo le undici, mi ri-aggiro tra i vari orologi, assisto finalmente al “battere” del mezzogiorno dell’Orologio a Vasche d’Acqua, ri-visito il Museo dell’Orologeria, pranzo con un ottimo frico con polenta e dopo due ore dall’arrivo riparto tornando sui miei passi: sì, torno a Tolmezzo

… perché la quarta ipotesi che mi si è formata stamattina è fattibile: punto verso Tarvisio, a Chiusaforte entro nel Canale di Raccolana, valico la Sella Nevea, arrivo al lago del Predil, salgo al passo e sconfino in Slovenia. Pochi chilometri e arrivo al bivio per il monte Mangart lungo una strada a pedaggio. I due motorrader tedeschi davanti a me fanno inversione alla sbarra, evidentemente i 10 € del pedaggio (che n effetti pochi non sono, per 10 km) non stanno loro bene. L’addetto mi segnala che l’anello sommitale non è percorribile per frana ma si arriva comunque al rifugio a millenovecento metri. E così un’altra strada alpina è stata percorsa.

20220903_144500_DSCN0205

20220903_145809_DSCN02072_0

20220903_150154

20220903_154205

20220903_162314

Scendo a Tarvisio ammirando il bellissimo monte Cinque Punte da Cave del Predil (dovrò visitarle prima o poi), stranamente (col senno di poi) rinuncio all’andare a vedere la stazione di Boscoverde e scendo verso Pontebba: lì potrei prendere la strada della Val d’Aupa attraverso la Sella Cereschiatis o anche la più lunga strada per il Passo Cason di Lanza ma sono già le 17 e la stanchezza inizia a farsi sentire. Tiro dritto per la SS13 e arrivo all’hotel Park Oasi di Arta Terme, prenotato via Booking: doccia, bagno turco, doccia emozionale, spritz, cena di piatti locali e nanna…

Domenica 4 settembre parto con calma alle 9.30 e punto verso il Cadore passando per Sauris che raggiungo attraverso il Passo di Pura perché avevo già percorso l’altra volta la strada del torrente Lumiei che però a conti fatti è più bella. Uno sguardo alla diga di Lumiei e via attraverso Sauris verso la Sella di Razzo (vado come un missile!). So che la strada di Forcella Lavardet che porta a Santo Stefano di Cadore è chiusa ma ci sarebbe la speranza di arrivare fino allo spettacolare, mai percorso tratto a tornanti, tuttavia sia il cartello che indica che la strada è chiusa 300 metri dopo il bivio, sia lo stato pietoso dell’asfalto mi fanno giustamente desistere: temo che questa strada non verrà mai ripristinata. Valico la Sella Ciampigotto e arrivo ad Auronzo, dove si vedono d’infilata le Tre Cime di Lavaredo: qui termina la ben a me nota SS48 “delle Dolomiti” che attraverso passo Tre Croci, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo, passo Pordoi, val di Fassa e Val di Fiemme arriva a Ora, nella valle dell’Adige… ma il tratto da Auronzo a Cortina mi mancava proprio. Irrinunciabile la sosta-pappa in riva al lago di Misurina alle 13.30.

20220904_110410

20220904_115522

20220904_122256

20220904_132853

Veloce panino con salsiccia, quaranta minuti dopo riparto e alle 15 sono al cospetto del Nuvolau, una delle più belle cime delle montagne più belle del mondo… e il passo Giau è per me anch’esso il più bello del mondo: peccato che stavolta io lo affronti “al contrario”, è molto più divertente salire da Selva di Cadore… e una volta a Selva di Cadore non vogliamo andare a salutare anche “el Cadregon”? e così su per il passo Staulanza fino al cospetto del Monte Pelmo, raggiunto in una mezz’oretta. Giù per la Val di Zoldo si passa accanto alla diga di Pontesei, il “piccolo Vajont” con riferimento alla frana che, nel 1959, causò un’onda che travolse, unica vittima, il guardiano del cantiere della costruenda centrale elettrica. Solo quattro anni più tardi avverrà il disastro di Longarone.

20220904_141314

20220904_145946

20220904_155807_0

Arrivo a Longarone alle 16.20: c’ero passato altre volte ma mi ero fermato solo alla diga: stavolta parcheggio davanti al museo. La forra del Vajont è lì di fronte; la diga, all’epoca la più alta diga ad arco del mondo, è sempre lì, un capolavoro di ingegneria: quello che è successo il 9 ottobre 1963 alle 22.39 mi è ben noto, dovrei averlo assimilato ma esco dal museo con un groppo alla gola. Dopo la visita alla chiesa dalla forma di anfiteatro all’interno e all’esterno è giunta l’ora di rientrare, sono le 18.

20220904_183320

Il grosso del traffico verso valle, che si sta intensificando, entra in autostrada a Pian di Vedoia, io proseguo fino a Vittorio Veneto sulla statale Alemagna per vedere il lago di Santa Croce (basso come se non più dell’omonimo Sainte-Croix visto due settimane fa), valicare Sella Fadalto e dare un’occhiata alla centrale elettrica di Nove (devo informarmi per sapere se è visitabile), ultimo pieno di benzina dei quattro di questo viaggio e via, infilo l’autostrada senza fermarmi fino a casa dove arriverò alle 22…

… dopo un totale di 1270 km… ho trovato il mio limite. Anzi, adesso torniamo ai giretti con più visite.

Ma mai dire mai.

Tutte le foto QUI
 
Top
view post Posted on 6/9/2022, 16:58
Avatar

Member

Group:
abilitati
Posts:
242
Location:
Trento

Status:


Ho letto con interesse il report anche di questo bellissimo giro! Che dire se non complimenti per l'iniziativa, per la realizzazione, per le foto e per il report stesso?

Mi hai spronato anche a organizzare un itinerario simile, ormai l'anno prossimo, in questi bei posti che ho frequentato dal punto di vista escursionistico ma mai in moto =)

Ciao!
Giacomo

(PS: visto che usi Instagram, ti ho cercato e iniziato a seguire *^^* )
 
Web  Top
view post Posted on 7/9/2022, 05:48

EX MTS 1000ds

Group:
abilitati
Posts:
1,062
Location:
Farfengo Bassa Bresciana

Status:


:compli: :compli: :compli:

Caspita che giro, che resistenza

:ok: :ok: :ok:
 
Top
view post Posted on 7/9/2022, 07:27
Avatar

Africa Twin CRF1100DCT

Group:
abilitati
Posts:
13,167
Location:
Piacenza

Status:


I tuoi report sono sempre speciali .. :clap: :clap:
 
Top
view post Posted on 7/9/2022, 11:06
Avatar

Mototurista infaticabile, almeno nei sogni

Group:
abilitati
Posts:
699
Location:
Provengo da GE... ma conta di più dove vorrei andare.

Status:


Inarrestabile. Quanta passione e quanta voglia!
 
Web  Top
view post Posted on 7/9/2022, 11:35
Avatar

Advanced Member

Group:
abilitati
Posts:
4,775

Status:


Inarrestabile.
 
Top
view post Posted on 7/9/2022, 14:08
Avatar

Suzuki V-Strom 650 XT

Group:
abilitati
Posts:
3,400
Location:
Brescia

Status:


Complimentissimi...un signor giro e belle foto. :ok:
 
Top
view post Posted on 7/9/2022, 14:59
Avatar

Member

Group:
abilitati
Posts:
341
Location:
Milano

Status:


Grazie a tutti, effettivamente è stato un gran bel girone e mi sono ricreduto: non si vede solo asfalto percorrendo anche 600 km/dì, c'è il tempo di visitare qualcosa e di fermarsi a scattare foto. Se poi il cielo regala certi bianchi e azzuri così intensi, ancora meglio.

Giacomo Rinaldo uso molto poco Instagram, ho iniziato un anno fa ma non mi è mai entrato del tutto nelle corde.
Quanto al tuo futuro giro, partendo da Trento avrai diverse valli e passi tra cui scegliere andata e ritorno senza passare per la noiosissima autostrada.
 
Top
view post Posted on 9/9/2022, 14:39
Avatar

Junior Member

Group:
abilitati
Posts:
33
Location:
Friuli Venezia Giulia

Status:


Complimenti, bel giro, belle foto e bel racconto....
il passo dopo il lago del predil si chiama Passo Predil.....noto con stupore il raddoppio del prezzo per percorrere la strada del Mangart, che è la strada asfaltata più alta della Slovenia e con ancor stupore che non abbiano ancora riaperto l'ultimo tratto, che certamente non è nulla di particolare come strada ma il panorama che si può ammirare da lassù è fantastico...
 
Top
view post Posted on 23/9/2022, 09:58
Avatar

Member

Group:
abilitati
Posts:
123

Status:


Bravo Antonio, per il giro, per la voglia, per il desiderio che mai si placa di conoscere e toccare con mano :ok: :adora:
Ma poi la voglia di cambiare cavallo è passata?
 
Web  Top
view post Posted on 24/9/2022, 05:48
Avatar

Senior Member

Group:
abilitati
Posts:
11,259
Location:
Mantova V-Strom 650 My 2023

Status:


me lo sono letto e guardato con calma...veramente bello e ben fatto. :clap: :clap: :clap: :adora: :adora:
 
Top
view post Posted on 26/9/2022, 15:46
Avatar

Member

Group:
abilitati
Posts:
341
Location:
Milano

Status:


CITAZIONE (Dagasse @ 23/9/2022, 10:58) 
Bravo Antonio, per il giro, per la voglia, per il desiderio che mai si placa di conoscere e toccare con mano :ok: :adora:
Ma poi la voglia di cambiare cavallo è passata?

Grazie Carlo! il desiderio si acuisce con l'età, i chilometri non mi fermano, alzarsi all'alba per essere in sella alle sei è vivificante.

La voglia di "cambiare cavallo" è solo sopita: il meccardiochirurgo di fiducia mi aveva ventilato la possibilità di una V-Strom 650 XT di un anno, ma dalla mia non avrei ricavato nulla, con buona pace di certe inserzioni che azzardano le LT volteggiare intorno ai 3000-4000 € (se trovassi chi me li dà, magari un pensierino di venderla lo farei).
C'è poi la possibilità che il fratello del compagno di un'amica (non è un "cugggino") svenda un Dominator fermo da una decina d'anni in box, allora potrei pensare di affiancarlo alla LT alla quale sono ormai molto affezionato: ci spenderei forse qualche soldo per rimetterlo a posto, ma come storico sarebbe esente dal bollo e l'assicurazione sarebbe di importo risibile.
 
Top
11 replies since 6/9/2022, 16:03   152 views
  Share