Dunque siamo arrivati a Budapest, in 10 minuti abbiamo montato la tenda e ci siamo messi in braghette e scarpe da ginnastica e siamo ripartiti per andare a posteggiare in centro.
Scattiamo una prima foto sul Danubio, con lo sfondo del palazzo del parlamento.
Decidiamo di salire subito a piedi su a Buda, la parte di città sulla collina della sponda occidentale.
In tutta l'Ungheria e la Slovacchia è in corso da tempo una grande ristrutturazione dei monumenti presenti, molti lavori sono già terminati ma alcuni sono ancora in corso e le varie gru rovinano le inquadrature delle foto. Ci sarebbe da parlare molto su questi lavori, sui finanziamenti dei capitali e da dove arrivano le imprese e i macchinari necessari, ma non voglio certo parlare di politica qui. Mi limito a dire che ho visto interventi fino eccessivi, palazzi antichi in stile barocco non restaurati ma completamente abbattuti e ricostruiti con l'anima di cemento armato (pilastri, muri e solai), e poi rivestiti di decori e tinteggiati, Certo alla fine faranno una bella scena per il turista, ma... sono finti.
Mentre nel intero paese non abbiamo trovato turisti, qui è pieno, ma quasi nessun italiano.
Viene sera, e fame. Mi figlia mi porta in quartiere dove c'è la movida, locali accalcati uno contro l'altro di ogni tipo, ci divertiamo. Mi calco un berrettino sulla testa da nascondere i capelli bianchi e faccio finta di essere più giovane
, mannaggia però, quante belle ragazze!
Purtroppo (x me ) lei sceglie di mangiare in uno street food, x giunta vegano. Cosa non si farebbe per una figlia!
E' quasi mezzanotte quando risaliamo in moto, ma facciamo ancora un giro, Budapest di notte è ... spaziale!
Alla mattina seguente, dopo la consueta e abbondante colazione in campeggio , partiamo per il centro. Entrambi non sappiamo quanti km faremo a piedi, alla fine saranno oltre 20 più un rientro con le biciclette noleggiate. Queste ultime sono comodissime per girare tutta la città, una volta scaricata l'app si prendono e si lasciano nelle centinaia di parcheggi appositi sparsi ovunque, utilizzando le corsie apposite che sono ovunque e soprattutto molto rispettate dagli automobilisti.
A questo proposito voglio dire che gli ungheresi guidano piuttosto spediti, ma rispettano rigorosamente le regole. E' incredibile anche il riguardo che hanno verso i motociclisti, sia sulle statali che fermi al semaforo cercano sempre di spostarsi per lasciarti passare avanti, noto con piacere che hanno sempre un occhio per lo specchio retrovisore. Ancora una volta penso al traffico italiano, al disordine, alla totale mancanza di rispetto delle regole e verso il prossimo.
Posteggiamo vicino al mercato coperto, quello più grande di Budapest, costruito in una struttura d'epoca davvero monumentale, lo visitiamo:
Da sogno questo banchetto, carico di salumi ungheresi:
Ci facciamo fare questa foto da tre ragazze, aiuto mia figlia a salire sul traliccio del ponte, poi devo salire io, la trave è a circa 1.80 da terra. una delle ragazze fa un accenno con le braccia forse per darmi una mano nello stesso istante io con un molleggio delle gambe balzo sopra tra urletti e risate delle tre. Non se lo aspettavano, hanno visto un vecchio con una giovane, ma cosa credevano, tie' !
Qui invece una delle tante statue disseminate nella città, questa di una ragazzina accovacciata sulla balaustra del tram, molto famosa e fotografata:
E' la volta della cattedrale di santo Stefano, imponente (qui solo la foto della cupola):
Entriamo anche in chiesa ortodossa, è in corso una funzione, molto toccante e particolare la cantilena con cui viene celebrata, e anche la semplicità di ogni aspetto, che differenza dalla chiesa cattolica:
Quando viene l'ora di pranzo finiamo nell'ennesimo ristorante vegano
: sogno quando da solo andrò a straffogarmi di gulash!
Continuiamo instancabili per piazze, vie , monumenti, arrivando poi nei pressi del palazzo del parlamento:
Li vicino, sulla sponda del Danubio, il famosissimo monumento in ricordo degli ebrei fucilati e gettati nel fiume:
Siamo a metà pomeriggio, non ancora paghi: sempre a piedi raggiungiamo l'isola Margherita, nel centro del Danubio.
E' lunga circa 2,5 km, piena di percorsi (ne faccio anche un tratto di corsa, se mi verrà un colpo mia figlia imparerà a guidare la Goldwing se vorrà tornare a casa.
Sull'isola ci sono molte attrazioni, una fontana a tempo di musica, resti romani e medioevali, le terme, e molto altro. Prati e piante secolari la fanno da padrone.
Verso sera non ci resta che tornare alla moto, lo facciamo con le biciclette:
Concludiamo la serata in giro per i locali.
Il mattino seguente partiamo per un itinerario che segue le anse del Danubio, dapprima un po' deludente, via via più interessante per via dei paesi che attraversiamo.
Il primo che visitiamo è Vac, per farlo attraversiamo il grande fiume con un piccolo battello e moto al seguito (nella foto però è un battello per itinerari turistici):
L'ultimo è Esztergom bel paese con una bella piazza e ricco di monumenti:
La cattedrale sorge sulla collina, con una facciata neoclassica davvero imponente. Molto più interessante quello che hanno ricavato nella gigantesca cripta interamente restaurata, ovvero un ristorante lussuoso dove abbiamo mangiato piatti tipici e bevuto un buon vino (28 euro in due):
Ci siamo allontanati da Budapest di circa 70 km, il ritorno lo facciamo per una bella strada interna che attraversa un parco. Mia figlia ovviamente si addormenta, quando si sveglia siamo a Obuda, ovvero l'antica Buda nata sul sito della romana Acquinqum, della quale vediamo i resti.
Devastata dalla seconda guerra mondiale, è stata ricostruita con grossi e squallidi complessi abitativi in stile sovietico, ma la piazza centrale si è conservata.
Curioso il monumento vicino alla piazza:
Si è fatto tardi, siamo stanchi, la sera giracchiamo ancora per i quartieri ma andiamo a riposarci più presto. Domani è l'ultimo giorno con mia figlia, finiremo di visitare questa splendida città, ma lo faremo interamente solo con le biciclette.
E quindi eccoci al mattino, di riflesso in una vetrina:
Torniamo in cima a Buda a visitare l'interno della chiesa di Mattia (che il primo giorno avevamo trovato chiusa, notevole), poi scendiamo nuovamente nel centro città, giriamo come trottole. Siamo felici, questa settimana è stata davvero perfetta, e dire che era cominciata male!
Dovo l'ultima sacrificio, ovvero il pranzo in vegano, dove preso dalla disperazione provo il gulash vegano
, nel pomeriggio abbiamo ancora tempo di percorrere l'intera Andrassy Ut, una via di quasi 3 km dove sembra di essere a Parigi, è patrimonio dell'Unesco. Termina in una grande piazza dove sorge l'Altare degli Eroi, monumento ai caduti molto scenografico, e oltre entriamo in un grande parco dove oltre al castello c'è il più grande complesso termale di Budapest: é grandioso, ma non può essere semplicemente visitato, bisogna proprio entrare con costume ciabatte e accappatoio e passarci come minimo mezza giornata. Ma Budapest non si visita in tre giorni e mezzo, non basta neppure una settimana. Abbiamo appena il tempo di tornare alla moto con le bici, correre in campeggio, fare i bagagli e andare all'areoporto, perchè mia figlia alle 20.40 riparte per Milano, impegni universitari l'attendono la mattina seguente.
Certo dispiace lasciarci, ma entrambi siamo consci che una settimana vissuta insieme così intensamente ci ha unito ancora di più, se mai ce ne fosse stato bisogno.
La sera non esco dal campeggio, inutile dire come mi sento.
La mattina presto smonto, mi libero dal traffico di Budapest e via per la frontiera Slovacca, per il secondo capitolo del viaggio. Dopo giornate calde e soleggiate, a parte qualche breve acquazzone, pioviggina e la temperatura si è abbassata notevolmente. Dopo tre ore oltrepasso la linea di confine.
Volevo visitare alcune grotte (questa zona è un territorio di origine carsica molto interessante) ma le trovo chiuse, il caos dei turisti della capitale è un ricordo, il resto del paese ha terminato il periodo di ferie. Quasi nessuno per strada, pioviggina, il morale non è dei migliori, alla fine attraverso da sud a nord la Slovacchia e visito con brevi deviazioni in due paesi diversi altrettante chiesette in legno del 1600, patrimoni Unesco. Questa è la prima (Trokanj):
E questa la seconda, con degli interni pregevoli (Hervatov):
Poi vado a fermarmi a Bardejov, bel paese cinto da mura medioevali. Prendo una camera proprio vicino alla piazza, dovrei spendere 30 euro ma ne pago solo 17 per un premio di Booking. In due ore il paese lo ho visto tutto, passo la serata da solo in camera.
La mattina dopo mezzora raggiungo Stara Lubvona, dominata da un bel castello che visito velocemente.
Nei prati sottostanti un gruppo di antiche abitazioni in legno possono essere visitate, all'interno strumenti di lavoro, mobilio e suppellettili raccontano la vita di un tempo.
Nei pressi faccio finalmente conoscenza di una femmina locale, e gentile e... morbida
Proseguo e attraverso un altro parco nazionale, dove si trova il Cerveny Klastor , detto monastero rosso: llo guardo solo dall'esterno, poi proseguo e mi fermo a mangiare a Kezmarok, altro paese con castello.
Mangio un buon panino con l'hamburger, la birra analcolica che mi danno da bere (guai in quei paesi a farsi fermare dovo aver bevuto alcool) è dolciastra e ha un gusto misto tra la rosa e l'arancio, bah!
Nel pomeriggio tra un temporale e l'altro, un arcobaleno
Raggiungo Levoca, la piazza merita una visita:
Pochi km ancora e ammiro lo Spissky Hrad, la foto non è mia perchè il castello è in fase di restauro:
La pioggia mi suggerisce di prendere una camera a Poprad ad una decina di km.
La mattina percorro un anello di circa 90 km intorno al Narodny Park detto parco del paradiso slovacco: le strade e i paesaggi sono belli, ma non esageriamo! Sono mai venuti in Italia questa gente?
raggiungo il gruppo dei monti Tatra, che divide il paese dalla Polonia. A differenza dei bassi rilievi dell'Ungheria, queste cime raggiungono e superano i 2600 mt. Qui sono in avvicinamento:
Salgo dal versante sud della catena montuosa ed arrivo ad un paese molto turistico, Stary Smokovec: sembra un paese delle Dolomiti, molto lusso e molta gente in vacanza, tantissimi che fanno escursioni su queste montagne, sicuramente andrebbero visitate approfonditamente a piedi. Non esistono strade che l'attraversano, si può solo girarci intorno. Il paesaggio e bello ma mi aspettavo di più, è circa mezzogiorno e prendo una decisione: cambio percorso!
(Continua)
Edited by FurioGW - 21/9/2022, 12:43